Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive realizzate su terreni di proprietà pubblica deve essere indirizzato al responsabile dell'abuso e al proprietario del fondo, non potendo essere imposto al soggetto che gestisce il bene, ma è estraneo all'esecuzione dell'abuso. Infatti, ai sensi dell'art. 21 della legge regionale n. 15/2008, l'ingiunzione di demolizione deve essere rivolta "al responsabile dell'abuso e al proprietario", non essendo sufficiente la mera detenzione o gestione del bene da parte di un soggetto diverso dal proprietario. Pertanto, il provvedimento di demolizione è illegittimo nella parte in cui è stato adottato nei confronti del gestore del bene, in assenza di una sua responsabilità nell'esecuzione dell'abuso edilizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il destinatario dell'ordine di demolizione di opere abusive realizzate su suolo pubblico deve essere individuato nel responsabile dell'abuso e nel proprietario del fondo, non potendo essere esteso al mero gestore del bene, privo di responsabilità nell'esecuzione dell'illecito edilizio. Tale principio, formulato in termini generali e astratti, è applicabile a tutti i casi analoghi in cui venga adottato un provvedimento di demolizione di opere abusive realizzate su terreni di proprietà pubblica.