Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza breve n. 429 del 2013

ECLI:IT:TARSAR:2013:429SENB

Massima

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Il diniego di autorizzazione paesaggistica per un intervento edilizio di modesta entità, basato su una motivazione apodittica e priva di adeguata istruttoria in ordine all'effettivo impatto paesaggistico, comporta l'annullamento del provvedimento al fine di un nuovo esame dell'istanza, nel quale l'amministrazione dovrà valutare in modo più approfondito la realizzabilità dell'intervento in relazione alle concrete esigenze di tutela del paesaggio, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dell'ampliamento proposto, quali la posizione dell'edificio e le dimensioni della nuova struttura. L'amministrazione è tenuta a motivare in modo adeguato i provvedimenti di diniego di autorizzazioni paesaggistiche, evitando valutazioni apodittiche e non supportate da un'istruttoria approfondita, al fine di consentire un effettivo sindacato giurisdizionale sulla legittimità dell'azione amministrativa e sul corretto bilanciamento tra le esigenze di tutela del paesaggio e la possibilità di realizzare interventi edilizi di modesta entità. Il principio di proporzionalità impone all'amministrazione di valutare con particolare attenzione la compatibilità paesaggistica di interventi di limitata dimensione e impatto, evitando dinieghi basati su mere presunzioni di incompatibilità, senza una puntuale verifica delle caratteristiche specifiche del caso concreto. La motivazione del provvedimento di diniego di autorizzazione paesaggistica deve dare conto in modo esaustivo delle ragioni per le quali l'intervento proposto è ritenuto incompatibile con le esigenze di tutela del paesaggio, sulla base di una istruttoria che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti, quali la posizione dell'edificio, le dimensioni dell'ampliamento, la percezione visiva dell'intervento e il suo effettivo impatto sul contesto paesaggistico. L'amministrazione non può limitarsi a valutazioni apodittiche o generiche, ma deve condurre un'analisi puntuale e circostanziata, al fine di giustificare adeguatamente il sacrificio del diritto del privato di realizzare l'intervento edilizio.

Sentenza completa

N. 00300/2013
REG.RIC.

N. 00429/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00300/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 300 del 2013, proposto da:
Araldo Piccotti, rappresentato e difeso dagli avv. Sara Migliore e Cristina Sardu, con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. Sardegna in Cagliari, via Sassari n.17;

contro

Ministero per i Beni e le attività culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Cagliari, domiciliata ria per legge in Cagliari, via Dante n.23;

nei confronti di

Comune di La Maddalena, non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione

- del diniego definitivo emesso da…

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