Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48571 del 29 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:48571PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere, ai sensi dell'art. 416 c.p., si configura quando vi sia la prova di un accordo tra più soggetti finalizzato al perseguimento di scopi illeciti attraverso la strumentalizzazione di una realtà associativa, anche se parzialmente realizzati gli scopi istituzionali, attraverso la commissione di plurime appropriazioni indebite di somme appartenenti al patrimonio sociale. L'accertamento della responsabilità penale per il reato associativo non richiede la prova di un contributo causale specifico di ciascun partecipante, essendo sufficiente la dimostrazione della volontà di far parte del sodalizio criminoso e di contribuire, anche in modo generico, al perseguimento dei fini illeciti comuni al gruppo. Il giudizio di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito non può spingersi ad una nuova valutazione delle risultanze probatorie, essendo limitato al controllo della razionalità e plausibilità dell'iter logico seguito dal giudice di merito, senza che assumano rilievo censure che si risolvano in una mera prospettazione di una lettura alternativa dei fatti. Parimenti, il sindacato di legittimità sulla determinazione della pena è circoscritto alla verifica della congruità e adeguatezza della motivazione, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emergano vizi logici o errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3655/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 20/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Cedrangolo Oscar,

che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Con la sent…

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