Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13368 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13368PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se realizzato attraverso l'aiuto a singoli soggetti e non nell'ambito di un'associazione criminale, integra il reato di cui all'art. 12, commi 3 e 3-bis, del d.lgs. n. 286/1998, qualora sia commesso per fini di profitto, anche indiretto, come il raggiungimento dello scopo di far entrare illegalmente in Italia parenti o conoscenti. Tale condotta è punibile anche quando il soggetto agente si sia attivato successivamente alla partenza del mezzo di trasporto utilizzato per l'ingresso clandestino, purché prima del suo arrivo in Italia, in quanto il reato si consuma con il compimento di atti diretti a favorire l'ingresso illegale dello straniero. L'esenzione da responsabilità prevista dall'art. 54 c.p. non è applicabile in tali casi, in assenza di uno stato di pericolo attuale e grave cagionato da altri, che abbia costretto il soggetto ad intervenire. La motivazione della sentenza di condanna deve indicare in modo chiaro ed esaustivo gli elementi probatori che dimostrano la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, senza necessità di approfondire aspetti marginali o di dettaglio, come l'esatta identificazione dell'imputato attraverso l'utilizzo di appellativi diversi dal nome anagrafico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 544/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 28/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mazzotta Gabriele, che ha concluso per la inammissibilita' di entrambi i ricorsi.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO…

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