Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49406 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49406PEN

Massima

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Il delitto di truffa si configura quando l'agente, mediante artifizi o raggiri, induce in errore la persona offesa, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale dannoso per sé e vantaggioso per l'agente. L'elemento oggettivo del reato richiede la sussistenza di una condotta ingannatoria idonea a determinare l'errore della vittima, il nesso causale tra tale condotta e l'atto di disposizione patrimoniale, nonché l'effettivo conseguimento di un profitto da parte dell'agente. L'elemento soggettivo è integrato dal dolo specifico, consistente nella coscienza e volontà di indurre in errore la persona offesa al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Ai fini della valutazione della condotta ingannatoria, assume rilievo la complessità e l'anomalia del meccanismo contrattuale posto in essere dall'agente, anche in assenza di una diretta interlocuzione con la persona offesa, nonché l'utilizzazione di documentazione falsa o comunque inidonea a giustificare la mancata restituzione della somma versata. La prova della responsabilità penale può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, purché siano valutate con particolare rigore e coerenza logica alla luce di tutti gli elementi del caso concreto. La determinazione della pena deve tenere conto dell'intensità del dolo, desumibile dalla peculiare macchinosità del meccanismo fraudolento posto in essere dall'agente, nonché dell'entità del danno patrimoniale cagionato alla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Milano del 31.5.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), per la costituita parte civile, che ha concluso per l'inammissibilita' ovvero, in subordine, p…

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