Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22991 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22991PEN

Massima

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Il diritto di legittima difesa, pur costituendo una causa di giustificazione del reato, trova applicazione solo quando ricorrono i presupposti di necessità e proporzionalità della reazione rispetto all'offesa subita. Pertanto, l'eccesso nell'uso della forza, anche in presenza di un'aggressione iniziale, determina l'esclusione della scriminante, con conseguente responsabilità penale dell'agente. In particolare, la valutazione della proporzionalità della reazione deve tenere conto di tutti gli elementi fattuali della vicenda, come la disparità di forze fisiche tra l'aggredito e gli aggressori, l'utilizzo di armi improprie da parte dell'aggredito, la possibilità di chiedere aiuto a terzi o di allontanarsi, nonché la dinamica complessiva dell'evento, al fine di accertare se l'uso della forza da parte dell'aggredito sia stato effettivamente necessario e contenuto entro i limiti della difesa legittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Caltanissetta in data 21/04/2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LOY Francesca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OM…

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