Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11363 del 6 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11363PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si configura quando l'imputato, in ragione del suo stabile inserimento nell'organizzazione criminale, apporta un contributo materiale e causale al raggiungimento degli scopi del sodalizio, anche attraverso il compimento di specifici atti esecutivi, senza che sia necessaria la prova di un contributo continuativo e di particolare rilevanza. La prova della partecipazione può desumersi da una pluralità di elementi convergenti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, i contatti e le frequentazioni con altri soggetti ritenuti organicamente inseriti nell'associazione, nonché il coinvolgimento dell'imputato nella gestione della "cassa comune" e nelle dinamiche operative del gruppo criminale. Inoltre, il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura anche quando la pretesa, pur avendo una parvenza di legittimità, sia manifestata con modalità tali da integrare l'utilizzo della forza intimidatrice propria dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla sussistenza di un pregresso rapporto di debito tra l'imputato e la persona offesa. In tali casi, la gravità della minaccia assume valore costitutivo del reato, a differenza di quanto previsto per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in cui rileva invece l'ingiustizia della pretesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Bari il 13/07/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Silvestri Pietro;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. Corasaniti Giuseppe, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso presentato nell'interesse di (OMISSIS) ed il rigetto dei ricorsi degli atri…

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