Il mancato invio della comunicazione di avvio del procedimento di revoca delle agevolazioni finanziarie concesse in via provvisoria ai sensi della legge n. 488/1992 integra una violazione di carattere procedimentale che inficia irrimediabilmente il provvedimento finale di revoca, in quanto priva il destinatario della possibilità di rappresentare all'amministrazione circostanze rilevanti ai fini della complessiva valutazione della situazione e dell'eventuale adozione di un provvedimento diverso. L'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, previsto dalla legge al fine di assicurare un effettivo contraddittorio procedimentale e agevolare la deflazione del contenzioso, non può essere superato sulla base della natura vincolata del provvedimento finale, atteso che l'attività dell'amministrazione in tali fattispecie si connota di spiccata discrezionalità valutativa, dovendo essa sussumere le valutazioni dell'organo tecnico istruttore insieme a tutti gli altri apporti procedimentali, ivi compresi quelli del privato destinatario degli effetti. Pertanto, l'omissione di tale adempimento, destinato ad assumere valenza sostanziale e non meramente burocratico-formale, determina l'illegittimità del provvedimento di revoca totale delle agevolazioni, a prescindere dalla fondatezza o meno delle ragioni poste a suo fondamento.