Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46516 del 14 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46516PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione, può essere desunta anche da elementi probatori emersi in un precedente procedimento penale conclusosi con sentenza assolutoria, purché il giudice di merito motivi in modo approfondito e specifico, con riferimento a precedenti giurisprudenziali, la persistenza della pericolosità sociale, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità se non per violazione di legge, essendo preclusa una rivalutazione del materiale istruttorio. Il controllo di legittimità sulla motivazione è limitato ai soli casi di motivazione inesistente o meramente apparente, non estendendosi ai profili di logicità e coerenza interna della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE ((omissis)) del 05/10/2 -

Dott. MARASCA ((omissis)) SENTE -

Dott. SCALERA ((omissis)) N. 1 -

Dott. BRUNO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo rel. Consigliere N. 455/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 2/2009 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 04/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), di inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

Il tribunale di Caltanissetta, con decreto del 17 dicembre 2008, applicava a …

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