L'amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria finalizzata all'accertamento della responsabilità soggettiva del destinatario della misura sanzionatoria di rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati, procedendo in contraddittorio con lo stesso e fornendo un'esauriente motivazione sull'imputabilità della condotta, almeno a titolo di colpa, prima dell'adozione del provvedimento. In assenza di tali presupposti, l'ordinanza di rimozione e smaltimento risulta illegittima per violazione del giusto procedimento e difetto di motivazione. L'amministrazione non può limitarsi a una sommaria valutazione della situazione di fatto, ma deve acquisire gli elementi necessari per ricostruire la dinamica dell'evento e individuare il soggetto effettivamente responsabile, in modo da garantire il rispetto dei principi di partecipazione e del contraddittorio. Solo attraverso un'istruttoria completa e un'adeguata motivazione, l'amministrazione può legittimamente adottare il provvedimento sanzionatorio, nel rispetto dei diritti e delle garanzie del destinatario.