Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32029 del 18 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32029PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando il gruppo criminoso abbia conseguito nell'ambiente circostante una reale capacità di intimidazione, tale da indurre assoggettamento e omertà nella collettività, proiettandosi così verso l'esterno con il metodo mafioso. Pertanto, non è sufficiente la sola intimidazione interna al sodalizio, essendo necessario che l'associazione abbia acquisito una diffusa percezione della sua efficienza nell'esercizio della forza, anche a prescindere da singoli atti intimidatori. Inoltre, la struttura associativa deve essere composta da almeno tre persone stabilmente legate da un vincolo finalizzato alla realizzazione di una serie indeterminata di attività criminose, la cui prova può desumersi anche dalla commissione di reati-fine, purché questi siano sintomatici dell'attuazione del programma mafioso. Infine, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, specie se rese oltre il termine di 180 giorni, deve essere particolarmente penetrante, non limitandosi alla mera ricerca di riscontri esterni, ma verificando anche la genuinità e la coerenza interna delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/2/2019 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GAETA Piero, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATT…

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