Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49818 del 10 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:49818PEN

Massima

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Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato o di altro ente pubblico di cui all'art. 316-ter c.p. assorbe il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., in quanto l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscono elementi essenziali per la sua configurazione, dando luogo a un reato complesso. Tale assorbimento si realizza anche quando la somma indebitamente percepita non supera la soglia minima di rilevanza penale prevista dal comma 2 dell'art. 316-ter c.p., in quanto rientra nelle valutazioni discrezionali del legislatore la scelta della natura e qualità delle risposte sanzionatorie a condotte antigiuridiche. Pertanto, qualora il fatto non superi la suddetta soglia, esso integra una mera violazione amministrativa, con conseguente trasmissione degli atti al Prefetto competente per l'applicazione della relativa sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. SABEONE Gerar - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 27106/2011 TRIB. SEZ. DIST. di RUVO DI PUGLIA, del 20/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SABEONE GERARDO;

lette le conclusioni del PG Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato.

RITENU…

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