Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 793 del 2012

ECLI:IT:TARVEN:2012:793SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria potestà amministrativa, può risolvere il contratto di cessione di un diritto di superficie su un'area PIP per inadempimento dell'assegnatario agli obblighi previsti dal regolamento comunale, senza che ciò comporti l'esercizio di un potere autoritativo. Tuttavia, l'atto di revoca della precedente delibera di assegnazione dell'area, adottato contestualmente alla risoluzione contrattuale, integra l'esercizio di un potere amministrativo e, pertanto, è soggetto al sindacato del giudice amministrativo. La revoca di un provvedimento amministrativo di assegnazione di un'area PIP deve essere adeguatamente motivata, nel rispetto dei principi di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, in relazione a sopravvenuti motivi di pubblico interesse, mutamento della situazione di fatto o nuova valutazione dell'interesse pubblico originario.

Sentenza completa

N. 01329/2009
REG.RIC.

N. 00793/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01329/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1329 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria di questo Tribunale ai sensi dell’art. 25 Codice del processo Amministrativo;

contro

Comune di Granze, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria di questo Tribunale ai sensi dell’art. 25 del Codice del Processo Amministrativo;
Unione Metropoplis - Unione dei Comuni di Stanghella - ((omissis)) - Granze – Barbona, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

- del provvedimento 24.3.2009 prot. 2067 del Se…

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