Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16631 del 22 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:16631PEN

Massima

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Il soggetto passivo del reato di truffa è il soggetto che subisce il danno patrimoniale derivante dalla condotta fraudolenta dell'agente, a prescindere dalla titolarità formale del diritto leso. Pertanto, anche qualora il bene oggetto della condotta illecita sia di proprietà di un terzo, il soggetto passivo del reato è il soggetto che, in forza di un rapporto contrattuale con il proprietario del bene, ha subito il danno patrimoniale conseguente alla condotta fraudolenta dell'imputato. Ciò in quanto il reato di truffa lede il patrimonio della persona ingannata, a prescindere dalla titolarità formale del diritto leso. Dunque, il soggetto passivo del reato di truffa è individuato nel soggetto che, in ragione del rapporto contrattuale con il proprietario del bene oggetto della condotta illecita, ha subito il danno patrimoniale derivante dalla condotta fraudolenta dell'agente, anche qualora il bene non gli appartenga formalmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. TA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/09/2005 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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