Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2212 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:2212SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che rifiuta l'autorizzazione edilizia in sanatoria, in esecuzione di una precedente sentenza passata in giudicato, cessa di avere efficacia con il successivo rilascio dell'autorizzazione richiesta, determinando l'intervenuta cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'estinzione del giudizio, compensando le spese tra le parti, in quanto l'Amministrazione ha adempiuto all'obbligo di conformarsi alla pronuncia giurisdizionale, rilasciando il provvedimento favorevole al ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione è tenuta a conformarsi alle decisioni giurisdizionali passate in giudicato, provvedendo al rilascio dell'autorizzazione richiesta, anche in sanatoria, al fine di dare esecuzione al giudicato. Il mancato adempimento di tale obbligo determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente estinzione del giudizio, una volta che l'Amministrazione abbia provveduto in tal senso, senza che ciò comporti alcuna condanna alle spese, in considerazione del successivo adempimento spontaneo. La massima giuridica esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolato, con una lunghezza di oltre 10 righe, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

N. 00600/2009
REG.RIC.

N. 02212/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00600/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 600 del 2009, proposto dalla Sig.ra ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio, in Palermo, Via XX Settembre n. 29, è elettivamente domiciliata;

contro

((omissis)), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), unitamente alla quale elegge domicilio presso l’ufficio legale dell’Avvocatura comunale, in Palermo, ((omissis)) . 39;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 25411/09 del 15.1.09 con cui il Settore Centro Storico del ((omissis)), rispondeva all'atto extragiudiziale di diffida e messa in mora int…

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