Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26847 del 1 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26847PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e sulle persone non è assorbito dal reato di violazione di domicilio ed incendio, in quanto la condotta dell'agente che si introduce nei luoghi contro la volontà del titolare del diritto di esclusione, al fine di asportare cose che egli ritiene aver diritto di prendere, perché di sua proprietà, e la cui introduzione sia avvenuta con violenza sulle cose o sulle persone, integra sia la violazione dell'inviolabilità del domicilio, sia la tutela arbitraria delle proprie ragioni. Pertanto, in tali casi, i due reati concorrono formalmente e possono essere oggetto di distinte e autonome valutazioni giuridiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. CINNANTE Filippo del foro di Cosenza nell'interesse di BE. Si. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catanzaro, 2 sezione penale, in data 16/9/2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il…

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