Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35339 del 29 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35339PEN

Massima

Il danneggiamento di un bene altrui, anche se non accompagnato da evidenti prove dirette, può essere ritenuto sussistente sulla base di una valutazione complessiva e logica degli elementi indiziari, quali la prossimità temporale e spaziale dell'imputato al fatto, la sussistenza di un movente e la coerenza delle circostanze emerse, purché la motivazione del giudice di merito sia congrua, esaustiva e immune da vizi logici evidenti. In tali ipotesi, il sindacato di legittimità del giudice di cassazione è limitato alla verifica della correttezza del percorso argomentativo seguito, senza poter procedere a una nuova valutazione delle prove, che rientrerebbe in un inammissibile terzo grado di giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antoni - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. SA. LU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 858/2008 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 05/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Procuratore Generale in persona.

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. Sante Spinaci che ha concluso per l'inammissibilita&#…

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