Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39405 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39405PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dai giudici di merito, i quali sono i soli titolari del potere di apprezzamento del compendio probatorio, se tale valutazione non si pone in contrasto con i canoni della logicità e della ragionevolezza. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a sollecitare una diversa valutazione delle prove, senza individuare specifici errori di diritto o di logicità nella motivazione della sentenza impugnata, è inammissibile. Ciò in quanto il giudice di legittimità è chiamato a verificare la correttezza giuridica della decisione impugnata, non a riesaminare il merito della controversia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Re. Cl. , nata il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 25-10-07 dalla Corte di appello di Potenza;

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal consigliere dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. MONETTI Vito, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA …

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