Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11293 del 17 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11293PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non può procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ma deve limitarsi a verificare se le argomentazioni spese dal giudice di merito siano congrue rispetto al fine giustificativo del provvedimento impugnato, ossia se siano presenti l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative su cui si fonda e l'assenza di illogicità evidenti. In sede cautelare, gli indizi non devono essere valutati secondo i medesimi criteri richiesti per il giudizio di merito dall'art. 192 comma 2 c.p.p., essendo sufficiente l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare "un giudizio di qualificata probabilità" sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitati. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che abbia confermato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, senza poter proporre una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia Gaetan - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 194/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 07/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del proposto ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 7.3.2014 il Tribunale di Reggio Calabria, in funzione di giudice del riesame, pronunciando nei confr…

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