Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41426 del 3 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:41426PEN

Massima

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Il reato di rissa si configura con la partecipazione di almeno tre contendenti suddivisi in almeno due fronti corrisposti, a prescindere dall'esito dello scontro e dall'accertamento di una condotta aggressiva da parte di uno solo dei partecipanti. La legittima difesa è esclusa qualora le circostanze del caso concreto, come accertate dai giudici di merito, non consentano di ritenere sussistenti i presupposti di tale causa di giustificazione. L'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. richiede che il reo dimostri la ricorrenza dei relativi presupposti, non essendo sufficiente la mera richiesta generica. La motivazione della sentenza impugnata, che abbia adeguatamente esaminato e confutato le censure difensive, non può essere superata mediante la mera riproposizione di tali doglianze nel ricorso per cassazione, essendo necessaria un'analisi critica delle argomentazioni svolte dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/2/2015 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sen…

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