Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 105 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:105SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i provvedimenti di occupazione d'urgenza e temporanea di terreni per la realizzazione di un'infrastruttura ferroviaria di interesse nazionale, ha affermato i seguenti principi giuridici: 1. L'impugnazione di atti successivi, attuativi o esecutivi di un provvedimento presupposto divenuto inoppugnabile, è inammissibile qualora miri a far valere vizi di quest'ultimo, in quanto ciò comporterebbe l'elusione del termine di decadenza per l'impugnazione. L'atto presupposto, una volta consolidatosi, non può più contagiare di invalidità gli atti consequenziali. 2. Le censure relative alla localizzazione e alle caratteristiche tecniche dell'opera pubblica devono essere proposte mediante tempestiva impugnazione dell'atto che approva il progetto e dichiara la pubblica utilità, non essendo consentita la loro deduzione in sede di impugnazione dei successivi provvedimenti di occupazione. 3. Le valutazioni e le scelte dell'Amministrazione in merito all'an e al quomodo dell'esecuzione di opere pubbliche di preminente interesse nazionale sono connotate da discrezionalità tecnica, sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta irragionevolezza o illogicità. 4. I profili attinenti alla stima dell'indennità di esproprio sono devoluti alla cognizione del Giudice Ordinario, non potendo essere fatti valere in sede di impugnazione dei provvedimenti ablatori. 5. La violazione del principio di buona fede da parte della Pubblica Amministrazione, riguardando il comportamento e non il provvedimento, non costituisce un parametro di legittimità dell'azione amministrativa, ma può rilevare solo sul piano della responsabilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/01/2024

N. 00105/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00208/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 208 del 2022, proposto da
Marcolungo Massimo, Azienda Agricola Marcolungo Massimo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dagli avvocati Renzo Cuonzo, Renzo Fausto Scappini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Renzo Cuonzo in Roma, via di Monte Fiore n. 22;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Programmazione e Coordinamento Politica Economi, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilita' Sostenibili, in persona del legale rappresentante pro tempo…

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