Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39205 del 28 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39205PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di una misura cautelare, è tenuto a verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza desumibili dagli elementi di prova acquisiti, nonché l'adeguatezza e proporzionalità della misura cautelare disposta, tenuto conto della situazione personale e lavorativa dell'indagato. Tuttavia, il giudice non è tenuto a motivare in modo analitico sull'utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, qualora la difesa non abbia sollevato alcuna specifica eccezione al riguardo in sede di riesame, essendo tale questione relativa alla formazione del fascicolo del dibattimento e, pertanto, soggetta alla preclusione di cui all'art. 491 c.p.p. La mancata deduzione di tale eccezione in sede di riesame legittima il silenzio del giudice di legittimità sul punto, non essendo egli tenuto a motivare in negativo sulla regolarità degli atti, in assenza di specifiche contestazioni. Inoltre, la motivazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e all'adeguatezza della misura cautelare deve ritenersi immune da vizi logici e giuridici, ove risulti ampia, logica e coerente con gli elementi fattuali posti a suo fondamento, senza che il ricorrente abbia fornito elementi specifici per contestarne la correttezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PE. CO. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 08/02/2011 del Tribunale di Catanzaro;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

FATTO

p. 1. Con ordinanza in data 8/02/2011, il Tribunale di Catanzaro rigettava l'istanza di riesame p…

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