Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46036 del 12 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46036PEN

Massima

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Il rischio di reiterazione del reato, valutato sulla base della gravità oggettiva del fatto, delle modalità della condotta, della consapevolezza degli indagati e della loro condizione soggettiva, anche in relazione a precedenti penali, può giustificare l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, qualora risulti l'inadeguatezza di misure meno limitative della libertà personale a prevenire il pericolo di nuovi reati. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere chiara, logica e coerente con gli elementi di fatto acquisiti, senza necessità di approfondimenti ulteriori rispetto a quelli già svolti dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Is. , nata a (OMESSO); RO. Fa. , nato a (OMESSO);

Avverso la ordinanza in data del 6 giungo 2008, con cui il Tribunale di Bologna, quale giudice del riesame ha confermato l'ordinanza applicativa della custodia in carcere emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Forli' in data 20 Maggio 2008 in ordine al reato previsto dall'articolo 110 c.p. e Decreto del Presidente della Repubblica 9 Ottobre 1990, n. 309, …

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