Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27431 del 14 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27431PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si caratterizza per il rapporto di stabile e organica compenetrazione dell'agente con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La condotta partecipativa può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza, attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'"appartenenza" dell'agente, purché si tratti di indizi gravi e precisi, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, l'affiliazione rituale, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia" idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. La partecipazione all'associazione mafiosa non richiede la prova della commissione dei reati-fine, rilevando piuttosto il contributo effettivo offerto al mantenimento del sodalizio, che può anche assumere forme coincidenti con normali esplicazioni di vita quotidiana o lavorativa, purché siano presenti determinate condizioni di riscontro. Ai fini della individuazione del contributo causale alle fattispecie associative, rileva sia il profilo organizzativo che quello causale agli scopi del sodalizio, che devono risultare ampiamente delineati sulla scorta dei dati probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. - Presidente

Dott. BELMONTE M. T. - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 29/12/2021 del TRIBUNALE del RIESAME di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Maria Teresa BELMONTE;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso per inammissibilita' del ricorso;
L'avvocato (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso e insiste per l'accoglimento dello ste…

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