Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19191 del 8 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19191PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile si configura quando il materiale rappresenta visivamente un minore degli anni diciotto implicato o coinvolto in una condotta sessualmente esplicita, quale può essere anche la semplice esibizione lasciva dei genitali o della regione pubica, a prescindere dalla sussistenza di atti sessuali attivi o passivi. La nozione di pornografia minorile, ai fini dell'applicazione dell'art. 600-ter c.p., deve essere interpretata in conformità alla definizione contenuta nella decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio Europeo, che ricomprende anche la sola rappresentazione degli organi sessuali di un minore per scopi sessuali, senza necessità di un'esibizione lasciva. Tuttavia, per i fatti commessi prima dell'entrata in vigore della legge n. 172 del 2012, che ha modificato la definizione di pornografia minorile, si applica la precedente nozione giurisprudenziale, secondo cui il reato è configurabile quando il materiale ritrae immagini di minori in pose sessualmente equivoche, anche in assenza di atti sessuali attivi o passivi. La valutazione del carattere pedopornografico delle immagini deve essere effettuata in concreto, tenendo conto della rappresentazione di una figura umana minorile in atteggiamenti sessualmente espliciti o allusivi. Ai fini della concessione delle circostanze attenuanti generiche, il giudice deve motivare adeguatamente in relazione a tutti gli elementi rilevanti, ivi compresi eventuali pregresse condizioni di disagio psichico e sociale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2725/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 19/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. POLICASTRO Aldo che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di Fermo.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con sentenza del 19 dicembre 2…

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