Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41115 del 4 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41115PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando, in presenza del fumus commissi delicti per uno dei reati indicati dalla norma, vi siano seri indizi della sproporzione tra il valore dei beni in capo all'indagato, anche per interposta persona, e i redditi lecitamente conseguiti, nonché della mancata giustificazione della loro lecita provenienza. L'onere di provare tali requisiti grava sull'accusa, ma una volta fornita tale prova, sorge una presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale, superabile solo attraverso specifiche e verificate allegazioni dell'interessato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, deve effettuare un'analisi complessiva e puntuale della situazione economico-patrimoniale dell'indagato, considerando tutti gli elementi rilevanti, quali il reddito da lavoro, le spese familiari, i mutui e gli acquisti immobiliari, nonché eventuali uscite straordinarie, al fine di accertare l'effettiva sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale lecita, senza che la mera apparenza motivazionale possa inficiare la legittimità del provvedimento ablativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 34/2013 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 26/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'Angelo G. che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E RITENUTO IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 26.2.2013 il Trib…

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