Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33247 del 8 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33247PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di reato di resistenza di cui all'art. 337 c.p., non è necessario, ai fini dell'integrazione del delitto, che sia concretamente impedita la libertà di azione del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che si usi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto dell'ufficio o del servizio, indipendentemente dall'esito, positivo o negativo, di tale azione e dall'effettivo verificarsi di un ostacolo al compimento degli atti indicati. Pertanto, la condotta di minacce verbali rivolte al pubblico ufficiale al fine di farlo desistere dalla redazione di un verbale di contravvenzione stradale integra il reato di resistenza, a prescindere dall'effettivo impedimento dell'attività del pubblico ufficiale. La valutazione circa l'idoneità della condotta a ostacolare l'attività del pubblico ufficiale deve essere effettuata ex ante, sulla base delle circostanze concrete del caso. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione delle risultanze probatorie, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi fino a una diversa ricostruzione dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1431/15 della Corte di appello di Brescia del 11/05/2015;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del Consigliere Dr. Orlando Villoni;
letta la requisitoria scritta del pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Molino Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Brescia ha confermato la decis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.