Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2539 del 2016

ECLI:IT:TARPA:2016:2539SENT

Massima

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La dichiarazione di pubblica utilità, anche se priva dei termini di inizio e compimento dei lavori e del procedimento espropriativo, attribuisce comunque alla procedura espropriativa la connotazione pubblicistica, sicché le controversie connesse a tale procedimento rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo. In assenza di un valido provvedimento di esproprio o di acquisizione del bene al patrimonio pubblico, l'occupazione del fondo da parte della pubblica amministrazione è illegittima e il proprietario ha diritto alla restituzione del bene, previa riduzione in pristino, ovvero alla sua acquisizione al patrimonio pubblico ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con il pagamento di un indennizzo commisurato al 5% del valore del bene per ogni anno di occupazione indebita, rivalutato e maggiorato degli interessi legali.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2016

N. 02539/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01664/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1664 del 2013, proposto da:
Nicolo' Blanca, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. GRDCGR52L27D960M, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) sito in Palermo, via P.Pe di Villafranca N.54;

contro

Comune di Gela, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. MCLMBT63P58H743F, con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, via N.Morello N.40;

per la restituzione dell'immobile di proprietà del ricorrente, illecitamente occupato dal comune di Gela – ove non venga acquisito ai sensi dell’art. 42 bis D.…

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