Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 897 del 2017

ECLI:IT:TARBA:2017:897SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione e revoca di una licenza commerciale può essere legittimamente adottato dall'autorità competente, purché sia adeguatamente motivato e rispetti i principi di proporzionalità e ragionevolezza. L'amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, deve valutare attentamente la situazione concreta e gli interessi in gioco, contemperando l'esigenza di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza con il diritto dell'operatore economico di esercitare la propria attività. La revoca o sospensione della licenza può essere disposta solo in presenza di gravi e comprovati motivi, come la violazione di norme o prescrizioni, e deve essere preceduta da un procedimento che garantisca il contraddittorio e il diritto di difesa dell'interessato. Qualora l'amministrazione adotti un nuovo provvedimento in autotutela, annullando quello precedente, tale atto deve essere adeguatamente motivato e rispettare i medesimi principi di proporzionalità e ragionevolezza. In caso di impugnazione giurisdizionale, il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità del provvedimento, valutando la correttezza dell'istruttoria, la congruità della motivazione e il rispetto dei diritti del destinatario. Ove accerti l'illegittimità dell'atto, il giudice può disporne l'annullamento, con conseguente ripristino della situazione giuridica precedente. Tuttavia, la sopravvenuta adozione di un nuovo provvedimento in autotutela, che abbia rimosso quello impugnato, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/08/2017

N. 00897/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01553/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1553 del 2015, proposto da:
Lucia Litantrace, rappresentata e difesa dagli avvocati Massimiliano Mari e Franco Furore, con domicilio eletto presso lo studio Donato Giuratrabocchetta in Bari, alla via C. Guarnieri, n.7;

contro

Comune di Monte Sant'Angelo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Sabino Persichella, con domicilio eletto presso il suo studio in Bari, alla via Principe Amedeo, n.197;

per l'annullamento, previa sospensione,

dell’ordinanza n. 58 del 3 settembre 2015 a firma del Responsabile del Settore Agricoltura e Foreste, …

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