Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12270 del 15 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:12270PEN

Massima

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Il dolo generico, consistente nella volontarietà dell'omissione, è sufficiente per la configurabilità del reato di omesso versamento di ritenute previdenziali ed assistenziali, senza che sia necessaria una esplicita motivazione sull'esistenza del dolo, potendo questo essere desunto dalle circostanze oggettive, quali l'entità e la durata dell'omissione, la qualità di imprenditore dell'imputato e l'assenza di giustificazioni. Il giudice non può prosciogliere l'imputato per mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova ai sensi dell'art. 530 c.p.p., comma 2, ma solo per le ipotesi tassativamente indicate nell'art. 129 c.p.p., non essendo stata ancora assunta la prova nel procedimento per decreto penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CAGLIARI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11253/2010 TRIBUNALE di CAGLIARI, del 10/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio V. che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN …

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