Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Antonio Gigantino avverso il provvedimento di annullamento in autotutela del decreto di assegnazione di alloggio ERP, ha rilevato l'inammissibilità del ricorso per omessa instaurazione del contraddittorio nei confronti della II Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi ERP di Salerno, organo collegiale cui la legge regionale n. 18/1997 attribuisce un ruolo procedimentale qualificato come "parere vincolante" nell'ambito del procedimento di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Secondo il Tribunale, la Commissione, in quanto amministrazione (co)emanante l'atto impugnato, deve essere necessariamente destinataria della notificazione del ricorso introduttivo, in applicazione del principio giurisprudenziale per cui l'amministrazione intervenuta con un parere obbligatorio e vincolante nel procedimento che ha portato all'adozione dell'atto impugnato deve essere considerata amministrazione (co)emanante e, pertanto, anche ad essa deve essere notificato il ricorso. Ciò in coerenza con il fatto che l'assegnazione di alloggio popolare consegue alla formazione della graduatoria, che compete alla suddetta Commissione ex art. 8, comma 1, della legge regionale n. 18/1997, organo estraneo alla compagine amministrativa dell'Ente comunale. La mancata instaurazione del contraddittorio con la Commissione, quale parte necessaria, determina pertanto l'inammissibilità del ricorso, con condanna del ricorrente al rimborso delle spese di lite in favore del Comune.