Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1211 del 14 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1211PEN

Massima

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Il riconoscimento della continuazione tra più reati presuppone la prova dell'esistenza di un disegno criminoso unitario e preordinato, che si sia concretizzato nella realizzazione di una pluralità di condotte delittuose, anche se commesse in tempi diversi, purché siano espressione di un medesimo programma criminoso. Tuttavia, tale vincolo non può essere ravvisato automaticamente tra reati associativi e reati-fine, essendo necessario dimostrare che tutti i reati satellite erano stati previsti e deliberati fin dalla costituzione del vincolo associativo, non potendosi identificare il disegno criminoso univoco necessario per la continuazione con il programma dell'associazione criminale caratterizzato dall'astrattezza e dalla genericità. Analogamente, la continuazione non può essere riconosciuta tra reati di diversa natura, come omicidi ed estorsioni, quando siano stati commessi per bisogni diversi e contingenti dell'associazione, non preordinati fin dall'inizio. Infine, la mera distanza temporale tra i reati, pur non essendo di per sé ostativa al riconoscimento della continuazione, deve essere valutata unitamente ad altri elementi, quali la diversità dei motivi e delle finalità che hanno portato alla realizzazione dei singoli reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) VA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/12/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARMANO ULIANA.

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. CIAMPOLI Luigi, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Va. Gi. ha proposto ricorso a mezzo del difensore di fiducia avverso l'ordinanza del 14-12-2007, depositata il 16-12-2007, della Corte …

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