Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3466 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:3466SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento dovuto e rigorosamente vincolato, che trova giuridico fondamento nell'accertata carenza del titolo abilitativo prescritto dalla legge. Pertanto, l'ordinanza di demolizione è sufficientemente motivata con la mera descrizione degli interventi di trasformazione edilizia accertati, senza necessità di esternare ragioni di interesse pubblico prevalente ed attuale alla rimozione delle opere stesse. Tuttavia, il notevole periodo di tempo trascorso tra la commissione dell'abuso e l'adozione della misura ripristinatoria, nonché il protrarsi dell'inerzia dell'Amministrazione preposta alla vigilanza, possono costituire indice sintomatico di un "legittimo affidamento in capo al privato", imponendo all'Amministrazione un obbligo motivazionale "rafforzato" circa l'individuazione di un interesse pubblico specifico alla sanzione demolitoria, diverso ed ulteriore rispetto a quello al mero ripristino della legalità. L'onere della prova in ordine all'epoca di realizzazione di un abuso edilizio grava sull'interessato, il quale deve fornire elementi di prova inconfutabili per dimostrare la preesistenza dell'opera rispetto all'entrata in vigore della normativa urbanistica che ne avrebbe richiesto il titolo abilitativo. In assenza di tali prove, l'Amministrazione è legittimata ad adottare il provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/03/2017

N. 03466/2017 REG.PROV.COLL.

N. 04593/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4593 del 2015, proposto da:
Orietta Tiburzi e Roberto Tiburzi, rappresentati e difesi dagli avv.ti Federico Tedeschini, Grazia Maria Gaspari e Michele Alfredo Paese, con domicilio eletto presso lo studio Federico Tedeschini in Roma, largo Messico n. 7;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall’avv. Andrea Camarda, con domicilio eletto presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l’annullamento,

previa sospensione,

della determinazione dirigenziale n. 78 del 21.01.2015, avente ad oggetto …

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