Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 641 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:641SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando l'amministrazione, in pendenza del giudizio, annulla il provvedimento impugnato in accoglimento delle ragioni addotte dal ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo, pur non entrando nel merito della legittimità dell'atto originariamente impugnato, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della complessiva vicenda contenziosa. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'economia processuale e l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente formali e valorizzando l'annullamento in autotutela del provvedimento illegittimo da parte della pubblica amministrazione. Tale soluzione consente di definire il giudizio senza entrare nel merito della controversia, allorché l'annullamento in autotutela abbia eliminato l'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso.

Sentenza completa

N. 00827/2011
REG.RIC.

N. 00641/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00827/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 827 del 2011, proposto da:
Hassan Mehedi, rappresentato e difeso dall'avv. Cinzia Valentina Laurenzano, con domicilio eletto presso Cinzia Valentina Laurenzano in Bologna, piazza Roosevelt 4;

contro

Questura di Bologna, rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliata per legge in Bologna, via Guido Reni 4;

per l'annullamento

del decreto del Questore della Provincia di Bologna Prot.N./Cat.A12.08/II Sez./1MM/g.a. del 12.11.2010, notificato in data 3.05.2011, con il quale è stata respinta l'istanza presenta…

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