Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29877 del 23 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29877PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando sussistono elementi comprovanti l'esistenza di un gruppo criminale caratterizzato dalla forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne consegue, nonché dalla capacità di condizionare le attività economiche e la vita pubblica. L'appartenenza dell'imputato al sodalizio criminoso può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali le risultanze delle intercettazioni, il significativo atteggiamento omertoso della vittima del reato-fine e la rilettura complessiva degli esiti investigativi, i quali, valutati nel loro complesso, devono fornire un quadro probatorio grave, preciso e concordante circa la sua stabile inserimento nel contesto associativo e la percezione da parte sua di stipendi o altre utilità in ragione della sua posizione all'interno dell'organizzazione. Tali elementi, debitamente motivati, sono sufficienti a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'imputato agli specifici reati-fine contestati, purché sia dimostrata la sua effettiva appartenenza all'associazione mafiosa e la concreta idoneità della stessa a realizzare i delitti programmati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Do. , n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il giorno 10.10.2006 dal Tribunale di Catanzaro;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere Dott. Arturo Cortese;

Udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Geraci Vincenzo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con ordinanza 10.10.2006 il Tribunale…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.