Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35589 del 27 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35589PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, una volta applicato, può essere oggetto di successive richieste di revoca o modifica da parte dell'imputato, le quali devono essere esaminate dal giudice competente. Tuttavia, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione su tali provvedimenti è limitato alla verifica della violazione di specifiche norme di legge o della manifesta illogicità della motivazione, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione. Pertanto, il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della misura, apprezzamento che non può essere sostituito da una diversa lettura degli stessi elementi da parte del giudice di legittimità, salvo che non risulti viziato da errori di diritto o da carenze motivazionali. Inoltre, il mero decorso del tempo, in assenza di altri elementi concreti di novità, non è di per sé sufficiente a far venir meno le esigenze cautelari, dovendo il giudice valutare complessivamente la permanenza dei presupposti per il mantenimento della misura, anche in relazione all'evoluzione della situazione personale e processuale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersili - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

Dott. SILVESTRI P - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa l'11/02/2021 dal Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della impugnata ordinanza;
uditi gli avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), difensori dell'imputato, che hanno concluso insistendo nell'accoglimento del motivo di ricorso.
RITENUTO …

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