Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42949 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42949PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e della confisca di beni può essere legittimamente adottato nei confronti di un soggetto condannato in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso, qualora sussistano elementi concreti e attuali che dimostrino la sua perdurante pericolosità sociale e la sproporzione tra il suo tenore di vita e i redditi dichiarati o le sue attività lavorative, tali da far presumere l'origine illecita dei beni acquisiti. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo esaustivo di tali elementi, senza limitarsi a una mera elencazione dei precedenti penali o a generiche valutazioni sulla condotta del proposto, ma procedendo a un'analisi puntuale della sua situazione patrimoniale e reddituale, anche in relazione al nucleo familiare, al fine di accertare l'effettiva sproporzione tra i beni posseduti e le fonti di reddito lecite. Il giudice di legittimità, nel sindacare la legittimità del provvedimento, deve limitarsi a verificare la correttezza formale dell'applicazione dei parametri normativi, senza poter riesaminare nel merito la valutazione degli elementi di fatto compiuta dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE ((omissis)) del 18/07/2 -

Dott. BEVERE Antonio rel. Consigliere SENTE -

Dott. DE BERARDINIS ((omissis)) N. 1 -

Dott. VESSICHELLI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. Consigliere N. 11519/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NO. SE. N. IL (OMESSO);

2) DE. GI. FI. N. IL (OMESSO);

3) PA. PO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 89/2007 CORTE APPELLO di LECCE, del 15/10/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del P.G.: rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con decreto 15.10.08 la corte di…

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