Cassazione penale Sez. V sentenza n. 457 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:457PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in conformità con il consolidato orientamento giurisprudenziale, afferma che nel giudizio di impugnazione davanti alla Corte d'appello o alla Corte di Cassazione, l'imputato non può chiedere la sospensione del procedimento con la messa alla prova di cui all'art. 168-bis c.p., né può sollecitare l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio al giudice di merito, in quanto il beneficio dell'estinzione del reato, connesso all'esito positivo della prova, presuppone lo svolgimento di un iter processuale alternativo alla celebrazione del giudizio. Inoltre, la mancata applicazione della disciplina della sospensione del procedimento con messa alla prova nei giudizi di impugnazione pendenti alla data della sua entrata in vigore, stante l'assenza di disposizioni transitorie, non determina alcuna lesione del principio di retroattività della lex mitior. Infine, la Corte ha ritenuto manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 464-bis, comma 2, c.p.p., per contrasto con l'art. 3 Cost., nella parte in cui non consente l'applicazione dell'istituto della sospensione con messa alla prova ai procedimenti pendenti al momento dell'entrata in vigore della Legge n. 67 del 2014, quando sia già decorso il termine finale da esso previsto per la presentazione della relativa istanza, in quanto trattasi di scelta rimessa alla discrezionalità del legislatore e non palesemente irragionevole, come tale insindacabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1325/2010 CORTE APPELLO di TORINO, del 03/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso per la remissione della questione alle Sezioni Unite.
RITENUTO IN FATTO
1. Per quanto ancora rileva, con sentenza del 03/10/2014 la Corte d'appello di Torino h…

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