Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 781 del 2013

ECLI:IT:TARSAR:2013:781SENT

Massima

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L'annullamento di un provvedimento amministrativo di diniego di sanatoria edilizia, a seguito di un giudizio di legittimità, comporta l'illegittimità derivata delle successive ordinanze di demolizione e dei relativi provvedimenti di accertamento dell'inadempienza e di acquisizione al patrimonio comunale, in quanto privi del necessario presupposto giuridico. Il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del diniego di sanatoria, è tenuto ad annullare i provvedimenti consequenziali, in applicazione del principio di causalità giuridica, in base al quale l'invalidità di un atto si riflette sugli atti successivi che ne costituiscono il naturale sviluppo e completamento. Ciò in quanto, venuto meno il fondamento giuridico delle ordinanze di demolizione, decadono anche i provvedimenti adottati per la loro esecuzione forzata, quali i verbali di accertamento di inadempienza e le comunicazioni di avvio del procedimento di acquisizione degli immobili al patrimonio comunale. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di tali provvedimenti consequenziali, non può prescindere dall'esame della legittimità degli atti presupposti, in applicazione del principio di unitarietà dell'azione amministrativa, secondo cui gli atti successivi sono inscindibilmente collegati a quelli che ne costituiscono il presupposto logico e giuridico. Pertanto, l'annullamento del diniego di sanatoria, in quanto atto presupposto, determina l'illegittimità derivata dei provvedimenti successivi, che devono essere conseguentemente annullati. La compensazione delle spese di giudizio, in presenza di una vicenda processuale complessa e articolata, rappresenta un'applicazione del principio di equità, in considerazione della particolare situazione di fatto e di diritto che ha determinato l'annullamento degli atti impugnati.

Sentenza completa

N. 01033/2008
REG.RIC.

N. 00781/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01033/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1033 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Bergonzoni Guido, Carli Rossella e Carli Isabella (eredi del defunto Carli Fausto), Gennari Stefania, Masi Romano, Morelli Guido, Torti Adolfo, rappresentati e difesi dall'avv. Nicola Di Benedetto, con domicilio eletto in Cagliari presso lo studio dell’avv. Antonio Nicolini, via Cugia n. 29;

contro

Comune di Olbia, rappresentato e difeso dall'avv. Emanuela Traina, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Luisa Armandi in Cagliari, via Cugia n. 14;
la Regione Autonoma della Sardegna, in persona del Presidente p.t., rappresenta…

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