Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33807 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33807PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la motivazione di un'ordinanza cautelare, è tenuto a verificare l'autonoma valutazione da parte del giudice emittente degli elementi indiziari a carico dell'indagato, nonché degli elementi forniti dalla difesa, esplicitando le ragioni per le quali ritiene di poter attribuire a tali elementi un significato coerente all'integrazione dei presupposti normativi per l'adozione della misura. La mancanza di tale autonoma valutazione, anche se solo parziale, equivale a carenza di motivazione e integra il vizio di violazione di legge, comportando l'annullamento del provvedimento impugnato. Il giudizio sulla sussistenza o meno di una motivazione conforme ai requisiti di legge appartiene al merito dell'accertamento demandato al tribunale del riesame e non può essere censurato in sede di legittimità se non manifestamente illogico o contrastante con il dato processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco M. - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. DOVERE Salvato - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PERUGIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di PERUGIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere SALVATORE DOVERE;
lette/sentite le conclusioni del PG CARMINE STABILE;
Il Proc. Gen. STABILE CARMINE conclude per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) del foro di TERNI in dif…

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