Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 3760 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:3760SENB

Massima

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Il termine massimo di durata di 29 anni previsto per le concessioni di occupazione di suolo pubblico si applica anche alle autorizzazioni rilasciate prima dell'entrata in vigore del Codice della Strada, in quanto tale termine era già vigente al momento del rilascio dell'autorizzazione in forza delle disposizioni del R.D. n. 1740/1933 non abrogate. Pertanto, il Comune può legittimamente dichiarare la decadenza di un'autorizzazione di occupazione di suolo pubblico rilasciata senza termine, qualora sia decorso il termine massimo di 29 anni previsto dalla legge, a prescindere dalla mancata indicazione di un termine nell'atto autorizzatorio originario. La mancata apposizione di un termine nell'autorizzazione non impedisce l'applicazione del termine massimo legale di 29 anni, che opera in ogni caso come limite inderogabile alla durata della concessione. Inoltre, il ritardo nell'adozione del provvedimento di decadenza, pur potendo comportare responsabilità dell'amministrazione, non determina la nullità dell'atto, in quanto il termine di conclusione del procedimento previsto dalla legge n. 241/1990 ha natura meramente ordinatoria e non perentoria. Infine, l'adozione del provvedimento di decadenza non viola il giudicato cautelare formatosi su un precedente atto, in quanto il nuovo provvedimento si fonda su presupposti e motivazioni diversi rispetto a quelli del precedente atto sospeso.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/12/2023

N. 03760/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02167/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2167 del 2023, proposto da
Sapori & Salute Sas di Mattea Carmelo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Pierpaolo Lucchese, Elisa Di Mattea, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Lipari, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Marchese, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Città Metropolitana di Messina, non costituita in giudizio;

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