Cassazione penale Sez. I sentenza n. 56709 del 19 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56709PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto potenzialmente atto ad offendere, rinvenuto all'interno di un veicolo di cui l'imputato aveva la disponibilità, in assenza di giustificazioni plausibili, integra il reato di porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere, anche se l'oggetto non era di proprietà esclusiva dell'imputato. Il giudice può legittimamente desumere la responsabilità penale dell'imputato dal possesso del veicolo, dal suo comportamento nervoso durante il controllo di polizia e dall'assenza di qualsiasi spiegazione o indicazione da parte sua circa la provenienza e la destinazione dell'oggetto, senza che sia necessario accertare un legame di proprietà o di convivenza tra l'imputato e il proprietario del veicolo. Il principio di diritto è che il possesso di fatto di un oggetto atto ad offendere, in assenza di giustificazioni, integra il reato di porto ingiustificato, a prescindere dalla titolarità formale del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/06/2016 del TRIBUNALE di AREZZO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BONI MONICA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. BALSAMO ANTONIO;
il P.G. chiede l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza in data 30 giugno 2016 il Tribunale di Are…

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