Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37726 del 15 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37726PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la prova dell'affectio societatis, ossia la consapevolezza dell'imputato di inserirsi stabilmente nell'organizzazione criminale e di mettere a disposizione della stessa la propria attività in modo continuativo, al di là dei singoli accordi per la realizzazione di specifici episodi delittuosi. Diversamente, qualora emerga che l'imputato, pur avendo intrattenuto rapporti con l'associazione mafiosa, non abbia assunto tale vincolo associativo, ma si sia limitato a sfruttare a proprio vantaggio il contesto mafioso, senza una stabile e consapevole partecipazione all'organizzazione, la sua condotta potrà eventualmente configurare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che presuppone un contributo consapevole e volontario, seppur non continuativo, al rafforzamento delle capacità operative del sodalizio criminoso. Spetta al giudice di merito, in sede di rinvio, verificare in concreto se sussistano gli elementi costitutivi dell'uno o dell'altro reato, sulla base di un'attenta valutazione di tutti gli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio Stefano - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

4) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 18 luglio 2012 emessa dalla Corte d'appello di Palermo;

visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;

udita la relazione del consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

udite le richieste del sostituto procuratore generale Dott. Roberto Aniello, che ha concluso per il rigetto dei…

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