Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10542 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:10542SENT

Massima

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Il titolo concessorio di occupazione di suolo pubblico ha natura di provvedimento amministrativo a carattere precario e temporaneo, il cui rinnovo è subordinato al previo pagamento del canone dovuto entro la scadenza di efficacia del titolo stesso. Il mancato pagamento del canone alle scadenze determina la definitiva perdita di efficacia del titolo, senza necessità di un espresso provvedimento di revoca da parte dell'amministrazione. Pertanto, l'occupazione di suolo pubblico posta in essere in assenza di un valido titolo concessorio è da considerarsi abusiva e legittima l'adozione da parte dell'amministrazione dei provvedimenti sanzionatori e ripristinatori, ivi compresa la sospensione dell'attività in caso di recidiva. L'intervenuta sospensione giurisdizionale cautelare degli effetti di un precedente provvedimento di accertamento dell'occupazione abusiva non impedisce all'amministrazione di adottare i conseguenti provvedimenti sanzionatori, attesa la natura provvisoria e strumentale delle misure cautelari, inidonee a definire in modo stabile il rapporto controverso. La realizzazione di opere finalizzate all'abbattimento delle barriere architettoniche, pur costituendo un obbligo di legge, non esime il titolare dall'onere di ottenere il previo assenso comunale per l'occupazione di suolo pubblico, atteso che tale assenso non ha finalità urbanistiche o edilizie, ma concessorie, essendo volto a regolare l'utilizzo di beni demaniali.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/10/2017

N. 10542/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02074/2016 REG.RIC.

N. 00548/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2074 del 2016, proposto da:
Soc. Comparone Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Michele Damiani, Antonella Fellini, con domicilio eletto presso lo studio Michele Damiani in Roma, via Mordini, 14;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Rosalda Rocchi, Cristina Montanaro, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

sul ricorso numero di registro generale 548 del 2017, proposto da:
Il Comparone Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rapprese…

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