Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8413 del 11 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8413PEN

Massima

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Il ruolo direttivo e la funzione di capo nell'associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis, comma 2, c.p. vanno riconosciuti solo a chi risulti al vertice di un'entità criminale autonoma, dotata di propri membri e regole, esercitando in concreto poteri decisionali, deliberativi e organizzativi tali da renderlo riconoscibile, sia all'esterno che all'interno del sodalizio, come affiliato con funzioni dirigenziali. Ciò che conta è l'effettivo esercizio di tali ruoli apicali, indipendentemente da enunciazioni d'intenti, riconoscimenti generici o forme di autopromozione, dovendo risultare il concreto assoggettamento interno ed esterno al potere decisionale dell'indagato. La valutazione del giudice di merito circa l'interpretazione e la rilevanza delle conversazioni intercettate, da cui emergano tali elementi, è insindacabile in sede di legittimità, se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza. Quanto alle esigenze cautelari, la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. può essere superata solo con elementi idonei a escludere l'attualità del pericolo di reiterazione, non rilevando il mero decorso del tempo in assenza di condotte sintomatiche di perdurante pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/06/2021 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALIFFI FRANCESCO;
sentite le conclusioni del PG TASSONE KATE che ha concluso chiedendo dichiararsi il ricorso inammissibile.
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA che ha concluso insistendo per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Reggio…

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