Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 576 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:576SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza, adottato ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. e), della legge n. 142/2015, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale dinanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, qualora il ricorrente, nel corso del giudizio, rappresenti di aver reperito una sistemazione abitativa alternativa, superando così la situazione di bisogno che aveva determinato l'adozione del provvedimento impugnato, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, non potendo pronunciare la cessazione della materia del contendere in assenza dell'originario bene della vita agognato. In tali ipotesi, le spese di lite sono compensate tra le parti, in considerazione delle peculiari connotazioni della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2024

N. 00576/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00105/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 105 del 2020, proposto da
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

- del provvedimento -OMISSIS- della Prefettura di Milano, notificato al ricorrente in data 21.11.2019, portante la revoca delle misure di accoglienza, ex art. 23, co. 1, lett. e, della legge n. 142/2015.

V…

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