Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1817 del 19 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1817PEN

Massima

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La prescrizione del reato costituisce un limite temporale invalicabile all'esercizio dell'azione penale, che opera indipendentemente dalla valutazione del merito della vicenda e dalla responsabilità dell'imputato. Quando il termine massimo di prescrizione previsto dalla legge risulta maturato in data anteriore alla pronuncia della sentenza di primo grado, il giudice di appello è tenuto a rilevare d'ufficio l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter dichiarare inammissibile l'impugnazione per carenza di motivazione, ove questa contenga comunque la richiesta di un trattamento sanzionatorio più mite. Il principio di diritto è che la prescrizione, quale causa di estinzione del reato, prevale sulle valutazioni di merito e sulle questioni di forma relative all'impugnazione, imponendo al giudice di pronunciare l'annullamento della sentenza senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - est. Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. Fr., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

Avverso la sentenza emessa in data 25 Maggio 2007 dalla Corte di Appello di Napoli, che ha dichiarato inammissibile l'appello avverso la sentenza del Tribunale di Napoli, Sezione distaccata di Ischia in data 5 Dicembre 2005 che lo ha condannato alla pena di un mese e dieci giorni di arresto e 14.000,00 euro di Ammenda per i reati previsti: a) dalla Legge 28 febbraio 1985, n. 47, articolo 20, lettera …

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