Consiglio di Stato sentenza n. 4215 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4215SENT

Massima

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Il Comune, in qualità di autorità amministrativa competente, può legittimamente annullare in autotutela un titolo edilizio illegittimo, anche oltre i termini previsti dalla legge, qualora sussista un interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione dell'atto, in particolare quando l'illegittimità del titolo edilizio comporti il rischio di un utilizzo abitativo di locali privi dei requisiti igienico-sanitari e di agibilità prescritti dalla normativa vigente, a tutela del diritto alla salute dei cittadini. L'annullamento in autotutela, pur dovendo essere adeguatamente motivato in ordine alla ponderazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, non necessita di una specifica e dettagliata comparazione, essendo sufficiente l'individuazione dell'interesse pubblico prevalente, quale quello alla salvaguardia della salute e della sicurezza della collettività. L'amministrazione, inoltre, nel disporre l'annullamento parziale del titolo edilizio, non è tenuta a una puntuale e analitica indicazione degli specifici manufatti interessati, essendo sufficiente un riferimento generico agli interventi privi di valido titolo, ferma restando la necessità di un successivo contraddittorio con il privato per la puntuale individuazione degli stessi, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e buona fede.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2023

N. 04215/2023REG.PROV.COLL.

N. 10410/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10410 del 2018, proposto dal Comune di Vaprio D'Adda, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Paolo Bonomi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Alessio Petretti in Roma, via degli Scipioni 268/A;

contro

Marco Bernacchia, Carlotta Manzotti, Davide Penatti, Emanuele Alessandro Baratti, Valentina Mancuso, Carlo Ripamonti, Mariella Bramati, Paolo Villa, Luigia De Vecchi, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesca Aliverti, Domenico Greco, Alessandro Cremonesi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giusti…

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