Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8170 del 24 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:8170PEN

Massima

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Il criterio differenziale tra il delitto di truffa aggravata dall'ingenerato timore di un pericolo immaginario e quello di estorsione risiede esclusivamente nell'elemento oggettivo: si ha truffa aggravata quando il danno immaginario viene indotto nella persona offesa tramite raggiri o artifizi e l'agente non sia in grado, ove la persona offesa non intenda adempiere alla sua richiesta, di attuare la minaccia profferita; si ha estorsione, invece, quando il danno è certo e sicuro ad opera del reo o di altri (indipendentemente dalla circostanza che la minaccia sia o no realizzata) ove la vittima non ceda alla richiesta minatoria. La valutazione circa la sussistenza del danno immaginario (e, quindi, del reato di truffa aggravata) o del danno reale (e, quindi, del reato di estorsione) va effettuata ex post e non ex ante, essendo irrilevante ogni valutazione in ordine alla provenienza del danno prospettato ovvero allo stato soggettivo della persona offesa. Pertanto, risponde del reato di truffa aggravata e non di estorsione, chi, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, spacciandosi alla parte offesa come un soggetto appartenente all'Amministrazione Finanziaria ed esibendo falsi segni distintivi, la induce a consegnargli una somma di denaro, minacciandola, in caso contrario, di sottoporla ad un controllo fiscale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - est. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. RECCHINE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 19/12/2013 della Corte di Appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa Mirella Cervadoro;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Oscar Cedrangolo che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

FATTO

1. Con sentenza del 19/12/2013, la Corte di Appello di Napoli - pur …

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