Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30920 del 5 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30920PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta falsamente la regolare frequenza di studenti alle lezioni, mediante omessa indicazione delle assenze nei registri di classe, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, in quanto il docente di un centro studi legalmente riconosciuto riveste la qualità di pubblico ufficiale. La falsità non deve necessariamente riguardare l'iscrizione o l'esistenza degli studenti, ma può consistere nell'attestazione di un numero di ore di lezione superiore a quello effettivamente frequentato. Il pubblico ufficiale che redige e compila i registri delle presenze, apponendo la lettera "P" accanto ai nomi degli studenti senza raccogliere le loro firme, attesta fatti avvenuti sotto la sua diretta percezione, integrando il delitto di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dal fatto che egli non abbia materialmente falsificato le firme. Pertanto, la qualificazione giuridica della condotta come falso ideologico in atto pubblico, anziché come falso in certificato amministrativo, è corretta laddove il pubblico ufficiale attesti direttamente fatti di cui abbia avuto percezione diretta, anche se non abbia materialmente redatto il documento. Ciò in quanto l'atto pubblico attesta un fatto accertato direttamente dal pubblico ufficiale, mentre il certificato amministrativo riproduce informazioni già contenute in un altro atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 28/11/2019 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe il Tribunale del riesame di Catanzaro ha parzialmente riformato la ordinanza del 14 ottobr…

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